Ogni anno si ripete il terrorismo psicologico: “Attenzione alle zecche, vaccinatevi!”, “Meglio iniziare subito una terapia antibiotica!” Ma sei proprio sicuro che questa sia l’unica strada possibile?
Spoiler: non lo è.
Malattie da zecche: facciamo chiarezza
Le più conosciute sono:
- Malattia di Lyme
- TBE (encefalite da zecche)
- Rickettsiosi, Ehrlichiosi, Febbre bottonosa...
Tutti nomi spaventosi, che servono spesso a una cosa sola: spingerti verso la soluzione "ufficiale". Ovvero vaccini e cure antibiotiche. Ma... funziona davvero così?
Il vaccino contro l’encefalite da zecche: davvero serve?
Il vaccino per la TBE è raccomandato in alcune regioni italiane. Ma ciò che non ti dicono è:
- Non protegge da tutte le malattie da zecche (Lyme inclusa).
- Ha effetti collaterali documentati, anche gravi: neuropatie, reazioni autoimmuni, febbre alta, convulsioni nei bambini.
-L'efficacia non è totale. E spesso si raccomandano richiami continui per mantenerla

La verità?La maggior parte delle persone esposte NON si ammala. Il sistema immunitario di molti riesce a gestire l'infezione in modo asintomatico o lieve.
Antibiotici subito dopo il morso? Attenzione...
Il protocollo ufficiale prevede l'uso di antibiotici anche in assenza di sintomi. Ma:
- Distruggono il microbiota intestinale, che è la prima barriera immunitaria.
- Favoriscono candida, disbiosi, intolleranze alimentari e abbassamento immunitario.
- Spesso non riescono a eliminare i batteri se il trattamento non è immediato.
E la resistenza agli antibiotici? Sempre più diffusa. Ne parliamo tanto, ma continuiamo a prescriverli a tappeto.
Esistono alternative naturali? Sì, e funzionano.
Chi conosce la fitoterapia e la medicina naturale lo sa: le piante, gli estratti e le strategie immunitarie esistono. E sono potentissime.
Per prevenire il morso:
- Oli essenziali repellenti: geranio, eucalipto citrato, citronella, tea tree, chiodi di garofano.
- Integratori immunostimolanti, (non prevengono il morso ma prevengono la forma grave delle malattie), in primavera e autunno: echinacea, astragalo, reishi, propoli.
Dopo un morso (fase iniziale):
- Argento colloidale localmente.
- Vitamina C ad alte dosi
- NAC + Glutatione per la detossificazione.
- Zeolite o carbone attivo per neutralizzare le tossine.
- Uncaria tomentosa, Samento, Andrographis: piante usate nei protocolli alternativi contro la Lyme.
E i casi già conclamati? C’è speranza?
Sì, anche nei casi cronici:
- Protocolli fitoterapici avanzati (come quello del dr. Cowden)
- Supporto mitocondriale (CoQ10, carnitina, magnesio)
- Dieta antinfiammatoria
- Supporto intestinale e detossinazione costante
Sono sempre più le persone che guariscono fuori dai protocolli classici, e la scienza comincia ad accorgersene (anche se in silenzio).
L’industria spinge vaccini e antibiotici perché… sono vendibili. La prevenzione naturale non si brevetta, non arricchisce le multinazionali.
Ma tu puoi scegliere consapevolmente.
- Non tutti i morsi portano malattie.
- Il tuo sistema immunitario è più potente di ciò che ti raccontano.
- I rimedi naturali esistono e funzionano.