B12 sotto attacco: errori medici, falsi miti e carenze ignorate

La vitamina dimenticata. Quando si parla di vitamine fondamentali per la salute, la B12 viene spesso relegata a una semplice “vitamina per i vegani”. Peccato che questa visione sia totalmente fuorviante: la vitamina B12 è uno dei nutrienti più cruciali per il nostro organismo, e la sua carenza può causare danni seri — anche in chi mangia carne. E no, i valori che ti dà il laboratorio non sempre significano che sei “a posto”.

 

Cos’è la vitamina B12 e perché è così importante?

La vitamina B12, o cobalamina, è una vitamina idrosolubile che partecipa a funzioni vitali:

- Formazione dei globuli rossi
- Sintesi del DNA
- Funzionamento del sistema nervoso
- Produzione di energia cellulare
- Salute mentale ed equilibrio dell’umore

Una carenza può portare a stanchezza cronica, disturbi neurologici, anemia megaloblastica, formicolii, perdita di memoria, depressione, e danni irreversibili ai nervi.

 

Il grande inganno dei valori "normali" nei laboratori

Uno dei problemi principali nella diagnosi della carenza è l’intervallo di riferimento utilizzato dai laboratori. In molti paesi (Italia compresa), il valore minimo è intorno ai 180-200 pg/ml, ma molti esperti concordano che si dovrebbero avere almeno 500-600 pg/ml per stare bene.

In Giappone, ad esempio, valori sotto i 500 sono già considerati potenzialmente problematici. E guarda caso, lì le malattie neurodegenerative legate alla B12 sono molto meno frequenti.

 

La disinformazione medica: il mito degli “onnivori al sicuro”

Spesso si pensa che solo i vegani siano a rischio carenza. In realtà, molti onnivori mostrano livelli bassissimi. Il motivo?

- Gli animali allevati oggi non pascolano più liberamente, ma sono nutriti con mangimi. La loro carne non è più ricca di B12 come un tempo.
- L’uso massiccio di antibiotici negli allevamenti e nell’alimentazione umana altera la flora intestinale, compromettendo l’assorbimento.
- L’assunzione di farmaci come metformina, antiacidi e pillola anticoncezionale riduce l’assorbimento della vitamina.

 

Perché anche i valori “nella norma” possono essere un inganno

Un’altra trappola: anche chi ha valori “normali” può avere una carenza funzionale di B12. I sintomi possono comparire anche con 300-400 pg/ml, soprattutto se:

- La omocisteina è alta
- Il methylmalonic acid (MMA) è elevato
- Ci sono sintomi neurologici evidenti

 

Le categorie più a rischio (e spesso ignorate)

- Anziani (malassorbimento)
- Donne in gravidanza
- Chi prende farmaci cronici
- Chi ha patologie intestinali (IBS, Crohn, celiachia)
- Chi segue diete sbilanciate, anche onnivore

 

Cosa può causare una carenza di vitamina B12?

Ecco alcune conseguenze gravi, spesso confuse con altre patologie:

- Depressione e ansia
- Disturbi di memoria
- Stanchezza persistente
- Formicolii e debolezza muscolare
- Anemia
- Disfunzione cognitiva
- Problemi alla vista
- Atrofia cerebrale a lungo termine

 

La B12 sintetica: sì o no? Come integrarla correttamente

Sì, è vero: la B12 non si trova in fonti vegetali affidabili, quindi l’integrazione è spesso necessaria. Ma quale scegliere?

- Cianocobalamina: forma più stabile, ma meno biodisponibile
- Metilcobalamina: la forma più attiva a livello cellulare
- Idrossicobalamina: usata nelle iniezioni, molto efficace

 

Dose consigliata per mantenimento:

- 1000 mcg una volta a settimana o
- 250 mcg al giorno (meglio se sublinguale)

 

Differenze tra Italia e altri paesi: perché siamo indietro

In molti paesi (Giappone, Germania, USA) la vitamina B12 è considerata un pilastro della salute neurologica e mentale. In Italia, invece, si parla ancora di “integrazione solo per vegani”, ignorando decenni di ricerca.

Eppure PubMed è pieno di studi che correlano bassi livelli di B12 a patologie cognitive, neurologiche e cardiovascolari

 

Apriamo gli occhi

Aspettare di avere sintomi evidenti per controllare la B12 è una strategia pericolosa. Il corpo può impiegare anni a manifestare i segnali, ma quando lo fa, i danni possono essere già irreversibili. Meglio prevenire con controlli più approfonditi (es. omocisteina + MMA) e con integrazione regolare.

 

 

Fonti scientifiche (PubMed & co.)

- Vitamin B12 deficiency in elderly patients — NIH
- Functional vitamin B12 deficiency — Journal of Internal Medicine
- Association of B12 levels and neurological symptoms — Neurology Journal
- Comparative absorption of B12 forms — American Journal of Clinical Nutrition