Curarsi con gli estratti

Estratti vegetali: cosa sono e perché usarli in naturopatia

Negli ultimi anni il consumo di estratti – i succhi freschi ricavati da frutta e verdura tramite estrazione a freddo – è diventato sempre più popolare. Ma per chi si occupa di naturopatia e salute naturale, gli estratti non sono una moda: sono strumenti terapeutici potenti e semplici da integrare nella routine quotidiana, anche in casi di piccoli disturbi o per supportare il benessere generale.

 

Ma cosa sono esattamente? E come vanno usati?

 

Cosa sono gli estratti?

Gli estratti vegetali sono succhi ottenuti attraverso un estrattore a freddo, che separa il succo dalla fibra solida con una spremitura lenta, senza generare calore. Questo consente di preservare al massimo le vitamine, i minerali, gli enzimi e i fitonutrienti contenuti naturalmente nei vegetali.

A differenza delle centrifughe, che riscaldano leggermente e ossidano più rapidamente il succo, l’estrazione a freddo consente di ottenere un concentrato liquido altamente nutritivo, facilmente digeribile e con effetti quasi immediati sull’organismo.

 

Perché usare gli estratti in naturopatia?

Gli estratti, oltre ad essere buoni e rinfrescanti, sono veri e propri rimedi naturali, perché:

- Apportano nutrienti biodisponibili subito assimilabili

- Stimolano la detossinazione dell’organismo

- Sostengono le funzioni digestive, epatiche, renali e immunitarie

- Agiscono in sinergia con le esigenze specifiche della persona

 

In naturopatia, gli estratti vengono spesso consigliati al mattino a digiuno, per potenziarne l’assimilazione, oppure inseriti durante le monodiete, in cui si riduce l’apporto di cibi solidi per dare una pausa al sistema digestivo.

 

Quali estratti scegliere? E per cosa?

Ecco una panoramica di alcuni tra i più efficaci e usati in naturopatia:

1. Estratto di carota

- Utilizzabile tutto l’anno

- Ricco di vitamina A, beta-carotene, ferro e potassio

- Facilita la digestione, rinforza le ghiandole surrenali

- Azione antinfettiva naturale, utile anche nei cambi di stagione

 

2. Estratto di barbabietola rossa

- Ottimo per rigenerare i globuli rossi

- Favorisce l’eliminazione dell’acido urico

- Allevia sintomi di menopausa e mestruazioni

- Non indicato nelle monodiete per la sua potenza depurativa

 

3. Estratto di cetriolo

- Altamente diuretico

- Regola i livelli di potassio

- Utile in casi di ritenzione idrica e caduta di capelli

 

4. Estratto di spinaci

- Ricco di *ferro, clorofilla, vitamina K e acido folico*

- Combatte la *stipsi*, supporta la digestione

- Aiuta in caso di *affaticamento mentale* e stress ossidativo

 

5. Estratto di patate

- Ottimo rimedio contro bruciori di stomaco e acidità

- Ha azione antinfiammatoria sulle mucose gastriche

- Consigliato in caso di gastrite o disbiosi intestinale

 

6. Estratto di aloe

- Forte azione antibatterica e antimicotica

- Utile nel morbo di Crohn, asma, osteoporosi e artrite

- Favorisce la regolarità intestinale e modula le risposte immunitarie

 

Gli estratti non sono “miracolosi”: attenzione alle abitudini

È fondamentale ricordare che, per quanto potenti, gli estratti non sono una cura miracolosa. La loro efficacia dipende da come vengono inseriti all’interno di uno stile di vita equilibrato, che deve prevedere:

- Alimentazione naturale, con cibi freschi e poco processati

- Riduzione di cibi industriali, zuccheri raffinati, alcol e bibite

- Evitare l’abuso quotidiano di junk food anche se “consentito”

- Attenzione al bilancio acido-base dell’organismo

- Idratazione, movimento e gestione dello stress

L’uso consapevole degli estratti può fare davvero la differenza in un percorso di benessere. Sono uno strumento semplice, ma straordinariamente potente, per aiutare il corpo a riequilibrarsi in modo naturale.

 

Consulta sempre un professionista prima di intraprendere una monodieta o l’uso frequente di estratti in presenza di patologie o trattamenti farmacologici.